Berlusconi malfermo e abbattuto nel suo ritorno in Senato
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’era di Berlusconi è finita: tremolante e stanco nel suo ritorno in Senato

Silvio Berlusconi

Dopo 9 anni Silvio Berlusconi è tornato in Senato. Ma sembra stanco e malfermo, oltre ad essere stato abbattuto dai suoi alleati.

Ieri nel suo ritorno dopo 9 anni tra gli scanni di Palazzo Madama, Silvio Berlusconi sembrava malfermo e stanco che a stento riusciva a sorreggersi in piedi. Quando si spostava nell’Aula era sempre accompagnato e sorretto da qualcuno dei suoi. Seduto al suo scanno invece meditava sul suo taccuino dove c’erano i nomi degli azzurri da far entrare nel governo Meloni.

Come descrive Mattia Feltri su La Stampa, viene ripreso sempre “imbronciato mentre si scopre irrilevante e sconfitto e manda grillescamente a quel paese Ignazio La Russa”. Silvio Berlusconi si è scoperto in minoranza in questa maggioranza e per la prima volta, di non contare quasi nulla. Come ha sottolineato Bersani a Otto e Mezzo, la sua rabbia è giustificata dal fatto che tutti quelli che ora gli dicono di no, li ha creati lui.

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Se non fosse per Berlusconi, come ricorda Feltri, che ha costituzionalizzato un partito secessionista e un altro postfascista inducendole al federalismo e a una destra repubblicana, i suoi eredi, o come li chiama lo stesso Berlusconi “i miei figli” non gli pongono veti e non gli concedono quello che vuole. Quello che vuole però purtroppo non è qualcosa per lui, ma per alcuni tra suoi che non valgono tutto questo scoramento da parte sua.

“Mi fa male vederlo nell’illusione di una potenza ormai sfumata, e il poco rimasto lo spende molto malamente per eventuali ministre e ministri di caratura rionale” scrive accuratamente Mattia Feltri. Meloni con la vittoria di La Russa, anche grazie ai voti dell’opposizione, ha vinto una battaglia ma ha vinto soprattutto su Berlusconi e il caso Ronzulli. Con il non voto di protesta che non ha avuto nessun effetto sperato, ma ne è uscito solo indebolito.

Con questo non voto ora Berlusconi non può avanzare pretese, soprattutto su Ronzulli che sembra ormai fuori dai giochi. Giorgia Meloni è riuscita a non farsi intimidire dai ricatti del Cavaliere e ha giocato d’anticipo tenendo sempre il coltello dalla parte del manico. Si può dire, come ha detto Feltri, “che in trent’ anni alla vecchia sinistra non è riuscito quello che alla nuova destra è riuscito in tre minuti: abbatterlo.”

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ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2022 10:12

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